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maggio 2017 -Nell’ultima giornata del secondo UN Annual Financing for Development (FfD) Forum, svoltosi dal 22 al 25 maggio a New York, è stato pubblicato il testo finale con le raccomandazioni su cui Ministri, organizzazioni internazionali e Alte Rappresentanze presso le Nazioni Unite (NU) hanno raggiunto un accordo consensuale in tema di finanziamento allo sviluppo sostenibile. Il forum, infatti, è un processo intergovernativo incaricato di riesaminare la Addis Ababa Agenda adottata dagli Stati membri dell’ONU nel 2015, nonché altri strumenti finalizzati alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.

Il testo pubblicato è frutto della tre giorni di dibattito che ha visto la partecipazione delle rappresentanze governative nazionali presso le NU, ma anche delle principali agenzie specializzate delle NU (Unctad e Undp), nonché le maggiori organizzazioni internazionali quali Wto, Imf, World Bank, Oecd, Iadb, Asian Development Bank.

Anche la International Chamber of Commerce (ICC) era presente al Forum, prima importantissima occasione di partecipazione dopo l’ottenimento dello status di osservatore presso le NU lo scorso dicembre, status che le ha infatti consentito l’accesso diretto a questi negoziati e la presentazione di una propria posizione. Il Segretario Generale John Danilovich è infatti intervenuto nel corso della prima giornata richiamando l’attenzione sul ruolo vitale del commercio per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e sulla necessità di affrontare con risoluzione la carenza di trade finance nell’economia al fine di agevolare l’accesso al credito da parte delle Micro, Piccole e Medie Imprese.

Il testo finale adottato a New York (consultabile al seguente link vede ripagare l’impegno di ICC in tale ambito: nel paragrafo 15 del testo sono stati inseriti due richiami al trade finance come da suggerimenti proposti da ICC, ossia: “l’impegno a promuovere politiche che incoraggino l’accesso da parte delle micro, piccole e medie imprese, ad un sistema di trade finance equo e sostenibile, riconoscendo ufficialmente per la prima volta le gravi carenze – pari a 1,6 miliardi di dollari – in termini di erogazione del credito segnalate dalla Asian Development Bank e dalla International Chamber of Commerce, invitando l’Inter-Agency Task Force delle NU a rivedere il divario esistente, nell’ambito del suo mandato e delle risorse a sua disposizione. Valutazioni che rientreranno nella pubblicazione del rapporto 2018”.

Le raccomandazioni in merito alla revisione, elaborate a New York, svolgeranno un ruolo importante nella determinazione delle politiche sia a livello internazionale che locale per quanto riguarda la regolamentazione del trade finance, fornendo un’occasione per garantire che il divario esistente sia affrontato in modo pienamente coordinato e completo da parte di tutti gli organismi a vario titolo coinvolti.

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