Mercoledì 9 aprile si è tenuta la riunione della Commissione Competition di ICC Italia, presieduta da Luciano Di Via (Clifford Chance) e co-presieduta da Fabrizio Di Benedetto (Intesa Sanpaolo). Durante l’incontro si è discusso dello stato dell’arte del gruppo di lavoro sul Golden Power, degli aggiornamenti giurisprudenziali riguardanti i termini di decadenza per le azioni dell’AGCM e della revisione delle linee guida, orizzontali e non, per il controllo delle concentrazioni, in vista dell’apertura delle consultazioni da parte della DG COMP. È stato, inoltre, approfondito il tema della raccomandazione UE per il monitoraggio degli investimenti esteri diretti (IED) verso Stati terzi. La riunione si è conclusa con la programmazione delle attività della Commissione per i prossimi mesi.
Nuovi membri e nuove sinergie nella Commissione
Barbara De Donno (Segretario Generale di ICC Italia) ha aperto i lavori, presentando le nuove imprese entrate a far parte della Commissione (Azimut Benetti, Diasorin, Dolce & Gabbana, Ferretti Group e Kimbo) sottolineando come la loro partecipazione possa generare nuove sinergie e rafforzare la rete di scambio tra professionisti e imprese sui temi chiave della concorrenza.
Verso un’agenda integrata per la Competition: Golden Power, merger control e nuovi scenari
Luciano di Via (Clifford Chance) ha offerto una panoramica sulle attività della Commissione, che abbracciano non solo l’antitrust classico, ma anche ambiti complementari come Golden Power, Foreign Subsidies Regulation, aiuti di Stato e concorrenza digitale. Ha ricordato l’importanza della Commissione come spazio di dialogo strutturato tra imprese, professionisti e istituzioni, anche attraverso gruppi di lavoro e osservatori tematici.
Antitrust e pratiche commerciali scorrette: il nodo dei 90 giorni
Domenico Gullo (DLA Piper) ha fornito aggiornamenti giurisprudenziali relativamente ai procedimenti C-510/23 e C-511/23, approfondendo i profili di incompatibilità tra il termine decadenziale dei 90 giorni previsto dalla normativa nazionale e il diritto dell’Unione Europea. Le sentenze pongono l’accento sull’esigenza di un principio fondato sulla ragionevolezza temporale, bilanciando l’effettività dell’azione amministrativa con la tutela dei diritti di difesa delle imprese coinvolte.
Merger Control: in attesa della riforma, tra innovazione e resilienza
Guendalina Catti De Gasperi (Legance) ha tracciato il quadro delle prossime modifiche annunciate dalla Commissione Europea sul controllo delle concentrazioni. Il processo, attualmente in fase preparatoria, si muove nella direzione di una maggiore attenzione ai fattori dinamici, quali innovazione, resilienza industriale e sostenibilità. Le iniziative in corso, ispirate anche ai contenuti del report Draghi e del Competitiveness Compass, segnano un’evoluzione significativa rispetto all’impostazione tradizionale basata su parametri statici di mercato.
IED verso Stati terzi: l’Europa prepara nuove barriere strategiche
Fabrizio Di Benedetto (Intesa Sanpaolo), insieme a Edoardo Cazzato (Orsingher Ortu), ha presentato gli elementi principali della raccomandazione UE n. 2025/63, che propone una prima fase di monitoraggio sugli investimenti esteri in uscita da parte di soggetti europei verso Paesi terzi. La misura, ispirata all’approccio statunitense, si concentra su settori sensibili come semiconduttori avanzati, intelligenza artificiale e tecnologie quantistiche, con l’obiettivo di prevenire la dispersione di know-how strategico e garantire la sicurezza economica dell’Unione.
Uno sguardo al futuro: le prossime iniziative
A conclusione della riunione è stata delineata l’agenda operativa per i prossimi mesi. Tra le attività in programma, è stato annunciato il webinar su Sanzioni e compliance: il nuovo approccio di AGCM, previsto per il 15 maggio, mentre un prossimo, incentrato sulla revisione del merger control, è in fase di organizzazione. Inoltre, è allo studio una proposta volta a promuovere e diffondere tra le PMI una cultura della compliance efficace e accessibile.