
L’impatto delle vendite on-line sulle reti distributive
Il modello di contratto ICC sulla distribuzione selettiva
Dove
Hotel NH de la Gare – Piazza XX Settembre, 2 – Bologna
Descrizione
Per poter organizzare una efficace distribuzione dei propri prodotti nei confronti dei consumatori finali, è essenziale per le imprese stabilire un maggior controllo sulle politiche di vendita, rispettare determinati criteri qualitativi e quantitativi, pur nel rispetto delle norme sulla concorrenza che non consentono, ad esempio, una rigida imposizione dei prezzi di rivendita.
Obiettivi
Il presente Corso Intensive si propone di valutare e discutere le migliori strategie per far fronte alla concorrenza via internet e di approfondire, mediante l’analisi del Modello di Contratto ICC, gli aspetti più rilevanti della distribuzione selettiva
Docenti
Prof. Fabio Bortolotti
Partner Fondatore Studi Legali Associati BBM – Buffa, Bortolotti & Mathis. Arbitro Internazionale. Presidente della Commissione CLP di ICC e di ICC Italia
Avv. Silvia Bortolotti
Studi Legali Associati BBM – Buffa, Bortolotti & Mathis
Dr.ssa Ginevra Bruzzone
Vice Direttore Generale Assonime
Avv. Sara Capozzi
Attività di impresa e concorrenza Assonime
Destinatari
Imprenditori, manager, direttori marketing/vendite, export manager
Materiali didattici
Regolamento CE 330/2010 e Orientamenti della Commissione europea sulle restrizioni verticali Legge 287/1990
Sentenza Pierre Fabre della Corte di Giustizia Europea
Sentenza Coty della Corte di Giustizia Europea e Informativa della Commissione dell’aprile 2018
Report finale dell’indagine della Commissione europea sul commercio elettronico, del 10/5/2017
Regolamento (UE) 2018/302 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 febbraio 2018
Pubblicazioni incluse
Modello di contratto ICC di distribuzione selettiva
Programma
- – Lo sviluppo di forme di distribuzione che comportano un rapporto diretto tra il produttore e il rivenditore al dettaglio e un controllo diretto sulle modalità di commercializzazione dei prodotti
- – Possibili forme di distribuzione al dettaglio: “semplici rivenditori”, distributori selettivi, franchisees
- – La normativa sulla concorrenza europea: il Regolamento 330/2010, la giurisprudenza comunitaria e gli orientamenti della Commissione europea. La normativa italiana: la legge 287/1990
- – La distribuzione selettiva. Criteri di selezione dei rivenditori (selezione qualitativa semplice, selezione qualitativa qualificata, selezione quantitativa). Il divieto di vendere a soggetti non facenti parte della rete
- – L’applicazione delle regole sulla distribuzione selettiva ai contratti di franchising
- – La gestione dei rapporti con “semplici rivenditori”, in assenza di una rete selettiva. L’uso delle guidelines e policies come strumento di controllo. I limiti imposti dalla normativa antitrust: analisi di specifiche clausole
- – Le politiche di prezzo: i prezzi massimi e raccomandati; l’imposizione diretta e indiretta dei prezzi; le restrizioni territoriali e di categorie di clienti
- – Il problema delle limitazioni che possono essere imposte ai rivenditori riguardo ad Internet. Sito Internet del distributore; l’uso di price comparison tools; geo-blocking e geo-filtering; accesso del distributore a siti di terzi (marketplaces, e-tailers).
- – I casi Pierre Fabre e Coty e l’indagine settoriale della Commissione europea sul commercio elettronico, del 10 maggio 2017
- – Esame dei principali contenuti del Modello di Contratto ICC di Distribuzione selettiva
Quota di Partecipazione
€ 300,00 + IVA Soci ICC Italia
€ 400,00 + IVA Non Soci
La quota comprende la pubblicazione ICC Model Contract Selective Distributorship (generalmente in vendita al costo di € 79,00), la documentazione predisposta dai docenti.