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Il Segretario Generale di ICC John W.H. Denton AO propone le sue osservazioni alla sesta riunione del Consiglio di Facilitazione dell’Acceleratore ACT promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Riportiamo di seguito le dichiarazioni di Denton.

ICC accoglie con favore i progetti presentati da GAVI e CEPI sulla creazione di una nuova Supply Chain & Manufacturing Taskforce. Sono stato contento di sentire che molti dei suggerimenti di ICC – specialmente sul matchmaking e sulla trasparenza della catena di approvvigionamento – sono stati presi in considerazione.

Non dovremmo perdere di vista l’obiettivo finale. Anche se a volte è difficile da comprendere, la produzione di vaccini sta andando molto meglio di quanto molti esperti avevano previsto in questo periodo dell’anno scorso. Secondo Airfinity siamo sulla buona strada per produrre 10.6 miliardi dosi entro la fine del 2021. Quindi, se i produttori rispetteranno le promesse, ci avvicineremo alle 10.8 miliardi dosi necessarie per vaccinare il 75% del pianeta. C’è però un grande “se” – le catene di approvvigionamento dovranno funzionare e gli Stati dovranno smettere di “accumulare dosi”.

Come possiamo garantire la tenuta delle catene di approvvigionamento?

In primo luogo, i paesi devono rimuovere le barriere commerciali esistenti e non imporne di nuove. Le barriere commerciali rischiano infatti di intralciare la produzione dei vaccini. Secondo i dati del Global Trade Alert, nel solo 2021, sono state almeno 48 le misure commerciali restrittive messe in atto nel mondo in relazione a prodotti medicali. Secondo ICC i governi dovrebbero accelerare gli sforzi al WTO per abolire le tariffe sui beni farmaceutici, facilitare la presentazione di documenti commerciali attraverso mezzi elettronici (anche attraverso l’implementazione della MLETR) e migliorare la cooperazione doganale. Inoltre, le economie avanzate dovrebbero chiarire quando inizieranno a condividere le dosi di vaccino.

In secondo luogo, abbiamo bisogno di un coordinamento massiccio in materia di investimenti. L’Operazione Warp Speed del governo americano ha permesso di aumentare l’offerta creando accordi di acquisto e sovvenzionando massicciamente le imprese in tutta la catena di approvvigionamento. Il governo ha effettivamente sovvenzionato tutti i fornitori permettendo loro di implementare le linee di produzione. Dobbiamo evitare il rischio che una carenza di qualsiasi componente possa creare colli di bottiglia sull’intero processo di produzione dei vaccini. È quindi fondamentale che questi sforzi di investimento siano coordinati a livello globale.

In terzo luogo, sono stato contento di vedere accolta l’idea di ICC di una piattaforma di matchmaking B2B che colleghi i produttori esistenti con i molti produttori potenziali in tutto il mondo. Questa aiuterebbe a definire le partnership necessarie per trasferire la tecnologia e il know-how alla base della produzione. ICC sostiene qualsiasi sforzo internazionale in questo senso.

Quarto aspetto la trasparenza. Quest’ultima è assolutamente importante anche quando le economie avanzate inizieranno a condividere le dosi di vaccino. L’opacità incoraggia l’accaparramento e l’imposizione di restrizioni alle esportazioni, e crea sfiducia. C’è la necessità di una “torre di guardia” che monitori la catena di approvvigionamento globale dei vaccini. Necessario raccogliere i dati dai governi e dal settore privato per ricostruire un quadro completo ed in tempo reale. Anche in questo caso, ICC è pronta a dare il proprio contributo raccogliendo i dati dal settore privato.

Serve inoltre una maggiore trasparenza da parte di COVAX sulle consegne delle dosi di vaccino. Importante chiarire se ci sono delle limitazioni o problemi in alcuni paesi e come questi possono essere affrontati. Stiamo ricevendo segnalazioni dalla nostra rete sul perché le dosi ordinate non arrivano in tempo. Dall’Africa all’Asia meridionale, passando per l’America Latina, il settore privato non solo richiede più informazioni sulle consegne delle dosi di vaccino ma ha bisogno di sapere come essere di aiuto. Ogni giorno sento parlare del grande lavoro fatto dalle camere e dal settore privato più in generale nell’aiutare a costruire infrastrutture e assistere la distribuzione.

Una prospettiva di lungo periodo

Quinto aspetto, abbiamo bisogno di un piano a lungo termine. Abilitare il trasferimento di tecnologia sarà vitale. Abbiamo bisogno di un approccio collaborativo che coinvolga efficacemente le aziende farmaceutiche al fine di aumentare rapidamente la produzione regionale di vaccini. Sono state presentate molte idee su come farlo, è il momento di un dibattito chiaro sull’approccio migliore sotto qualsiasi punto di vista. Questo dovrà essere sostenuto da una visione finanziaria molto più ampia per vaccinare il mondo oltre il 20% attualmente previsto da COVAX e tenendo conto della probabile necessità di richiami annuali.

Infine, le economie avanzate devono – con urgenza – investire il denaro necessario per rendere l’Acceleratore ACT pienamente operativo. Questi investimenti saranno necessari per tenere il virus sotto controllo nel lungo termine. Lo abbiamo detto molte volte, lo ripetiamo, questo non è un atto di carità ma un investimento con un tasso di ritorno straordinario.

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