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LA PARTNERSHIP TRA WFP E ICC: UNA PARTNERSHIP TECNICA CHE PROMUOVE LA COLLABORAZIONE STRATEGICA REGIONALE E NAZIONALE

A pagina 9 del Report “Enhanced cooperation between the United Nations and all relevant partners, in particular the private sector” è esplicitata la partnership tra il World Food Program (WFP) e ICC è menzionata come case study di un partenariato di successo tra il Sistema delle Nazioni Unite e il settore privato.

L’accordo tra WFP e ICC è stato siglato nel 2020. Alla base della partnership vi è il raggiungimento degli SDGs, in particolare porre fine alla fame e alla malnutrizione (Goal 2 “Zero Hunger”) attraverso una rafforzata collaborazione tra l’Agenzia ONU ed il settore privato.
La partnership collega le operazioni sul campo del WFP con il network ICC costituito da oltre 45 milioni di aziende, a supporto di governi e comunità locali in oltre 80 paesi per fronteggiare le emergenze mondiali. Tra le attività promosse: scambio di competenze tecniche, campagne congiunte di advocacy e di comunicazione su temi chiave (carestia, nutrizione, spreco alimentare), rapporti volti al sostegno finanziario o di altro tipo a livello locale al fine di implementare in maniera efficace ed efficiente gli aiuti alimentari e le operazioni di assistenza in emergenza.

ICC, in quanto organizzazione mondiale delle imprese, condividerà le competenze del settore privato con il WFP e promuoverà collaborazioni strategiche tra il proprio network e gli uffici regionali dell’Agenzia ONU.

RACCOMANDAZIONI PER UNA MIGLIORE COOPERAZIONE TRA NAZIONI UNITE E SETTORE PRIVATO

Nella Risoluzione 73/254 “Towards global partnerships: a principle-based approach to enhanced cooperation between the United Nations and all relevant partners”, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha delineato alcune raccomandazioni per migliorare la cooperazione tra il Sistema delle Nazioni Unite e il settore privato, riconoscendo che il raggiungimento degli United Nations Sustainable Development Goals (SDGs) fissati nell’Agenda 2030 necessita nuovi percorsi per il raggiungimento di obiettivi sociali comuni, ampliando il campo di applicazione e l’impatto della collaborazione tra governi, settore privato, società civile, mondo accademico e altri attori.

Ai sensi della Risoluzione, il Segretario Generale delle Nazioni Unite è stato invitato a presentare alla settantaseiesima sessione dell’Assemblea Generale un Report relativo all’attuazione della stessa.

La Pandemia da COVID-19 e gli effetti socioeconomici a livello globale che ne sono derivati hanno sottolineato la necessità urgente di un multilateralismo rivitalizzato, inclusivo e interconnesso con il settore privato. Quest’ultimo ha recentemente posto maggior enfasi sulla sostenibilità delle performance aziendali e su investimenti ingenti in fattori ambientali, sociali e di governance.

LE NAZIONI UNITE ED IL SETTORE PRIVATO: UNA PARTNERSHIP IN CRESCITA

Il settore privato risulta, dunque, un attore chiave per affrontare le sfide globali: crisi climatica, malnutrizione, inquinamento, perdita di biodiversità. Inoltre, il crescente interesse del settore privato nell’assegnare risorse finalizzate al raggiungimento degli SDGs attraverso partenariati, offre molte opportunità di collaborazione con le Nazioni Unite.

Il Sistema ONU sta difatti promuovendo nuove partnership strategiche, in particolare con il settore privato, focalizzate sull’innovazione ed il relativo impatto sugli obiettivi fissati.

Nella Risoluzione A/73/326 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono stati delineati cinque percorsi chiave necessari a rendere più efficiente le partnership tra il Sistema ONU e il settore privato:

  • abbandonare i partenariati basati sulle donazioni e costruire relazioni commerciali strategiche
  • formare partenariati più innovativi che facciano leva sulle competenze e sulle tecnologie del settore privato
  • focalizzare l’attenzione sui partenariati multi-stakeholder
  • collegare e unire ecosistemi più ampi di attori
  • aumentare le opportunità di partenariati con le MPMI per un maggiore impatto a livello locale

ICC E LE RBAs

Al fine di stabilire una collaborazione efficace tra ICC e il WFP, e per raggiungere un risultato simile con le altre UN Rome-based agencies (RBAs) volto a rafforzare l’impegno del mondo imprenditoriale verso gli obiettivi dell’Agenda 2030, il Comitato Italiano di ICC offre supporto mettendo a disposizione le proprie competenze e il proprio standing.
Nell’ambito della partnership con il WFP, Ercole de Vito, Head of Business Development di ICC Italia è stato nominato ICC Food and Agriculture Leadfor the UN Rome-based agencies con il ruolo di rafforzare la collaborazione con le tre agenzie specializzate delle Nazioni Unite con sede a Roma (WFP, FAO e IFAD).

Roma è infatti la sede delle tre principali organizzazioni delle Nazioni Unite dedicate all’alimentazione e all’agricoltura: Food and Agriculture Organization (FAO), World Food Programme (WFP), International Fund for Agricultural Development (IFAD). Mentre la partnership con il WFP è stata definita, ICC sta lavorando per finalizzare la propria collaborazione con FAO e IFAD.

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