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Il Segretario Generale di ICC John W.H. Denton AO ha partecipato mercoledì scorso, 1 giugno al UN Global Compact Leaders Summit, evento annuale che riunisce migliaia di business leader, stakeholder degli SDG, attivisti, policy makers e leader emergenti di tutto il mondo che stanno lavorando per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e dare forma al futuro.

L’edizione 2022 del Summit ha visto varie sessioni plenarie da remoto e un evento in presenza tenutosi a Bangkok sul tema della sostenibilità nell’area Asia-Pacifico.

Intervenendo nel panel “Business Leadership in Troubled Times” insieme a Solange Ribeiro, Vice – Chair dell’UN Global Compact e CEO di Neoenergia, Denton ha affrontato il ruolo cruciale del settore privato all’interno del contesto politico, sia nel rafforzare la fiducia del pubblico nelle proprie attività sia nel collaborare con i Governi, le Nazioni Unite e la società civile per affrontare le sfide globali più complesse.

LE CRISI RECENTI HANNO AUMENTATO LE ASPETTATIVE VERSO I BUSINESS LEADER

Cambiamento climatico, COVID-19 e l’attuale situazione in Ucraina hanno messo a dura prova l’abilità dei leader aziendali nel rispondere alle sfide contemporanee. Nonostante gli sforzi del settore privato verso la diminuzione delle emissioni di CO2, il mondo è ben lontano dal mantenere la temperatura al di sotto del limite fissato di 1,5 gradi. Nel 2020, la pandemia ha avuto un impatto di vasta portata sulla domanda di energia, riducendo le emissioni globali di CO2. Tuttavia, la rapida ripresa economica dell’ultimo anno ha fatto registrare il più importante aumento di emissioni di CO2 legate all’energia, scavalcando il record di 1,7% del 2010. La situazione in Ucraina ha ulteriormente aggravato il contesto internazionale già incerto, dove persiste un alto tasso di povertà e insicurezza. Per tale motivo, è di fondamentale importanza che il settore privato faccia la propria parte. Governi, settore privato e società civile, devono agire insieme per un impatto socio-economico significativo a livello globale.

In tempi così difficili, la rilevanza del settore privato è cresciuta. Il mondo imprenditoriale deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti della società, promuovendo un’economia mondiale sana e sostenibile che garantisca l’opportunità di condividerne i benefici, sostenendo e applicando principi fondamentali relativi ai diritti umani, agli standard lavorativi, alla tutela ambientale e alla lotta alla corruzione (10 principi del UN Global Compact).

CRISI GLOBALI NECESSITANO DI RISPOSTE GLOBALI

Durante il suo intervento, il Segretario Generale di ICC ha sottolineato la necessità di una risposta globale che coinvolga attivamente il settore privato per affrontare le crisi in atto. Ha quindi rimarcato la sua recente nomina quale componente dello Steering Committee of the Global Crisis Response Group on Food, Energy and Finance delle Nazioni Unite. La presenza di ICC in tale ambito costituisce un traguardo importante: per la prima volta il settore privato è strutturalmente coinvolto in un dibattito volto a dare una risposta globale a una crisi globale. La discussione ha interessato tre punti in particolare:

  • Sempre più spesso il settore privato si trova in prima linea nell’affrontare le crisi geopolitiche. I Governi sono pertanto chiamati a ripensare le modalità di cooperazione con il settore privato, in particolare su questioni geopolitiche e geostrategiche. La sicurezza economica deve essere considerata congiunta alla sicurezza nazionale e la diplomazia ritenuta un’attività che coinvolge gli interessi privati, non dunque un’attività esclusiva dello Stato. In tal senso, è da evidenziare la crescente importanza della diplomazia economica nelle relazioni internazionali in un mondo multipolare e globalmente interconnesso, ed il suo ruolo come ponte tra i livelli internazionale-nazionale, pubblico-privato ed economico-politico.
  • Il mondo imprenditoriale rappresenta l’interlocutore più affidabile, con un tasso di fiducia maggiore rispetto a quella di cui godono istituzioni internazionali e Governi. Tuttavia, mantenere alto il livello di fiducia significa lavorare quotidianamente per mantenere aperti i mercati, garantire lo stato di diritto, economie di mercato funzionanti e altro ancora. In quanto Organizzazione mondiale delle imprese, ICC ha da tempo messo in campo iniziative volte a promuovere lo sviluppo sostenibile e predisposto un Piano di sviluppo post Agenda 2030, avviando altresì una campagna globale per ridurre le disuguaglianze e il divario di genere, così come.
  • L’attuale crisi russo-ucraina ha evidenziato la forte pressione esercitata sulle agenzie umanitarie. ICC è partner strategico del United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR), del World Food Program (WFP), del United Nations International Children’s Emergency Fund (UNICEF), del International Committee of the Red Cross (ICRC) e di altre organizzazioni impegnate in una vasta gamma di attività a carattere umanitario e sociale. Tali organismi, particolarmente attivi in diversi teatri interessati da crisi internazionale (quali Afghanistan, Siria, Sudan, Yemen), hanno recentemente manifestato la necessità di collaborare con il settore privato in modo del tutto differente rispetto al passato. È necessario puntare ad un umanitarismo che sia durevole e che coinvolga sempre di più il settore privato. Il mondo imprenditoriale deve esser attivamente impegnato in tal senso e pronto a riallocare o riorientare il proprio modo di operare, non rappresentando più un semplice salvadanaio cui attingere per le donazioni. In tal senso, ICC è pronta ad affrontare tale cambiamento, così come dimostrano gli ultimi interventi dell’organizzazione.

A termine del panel, Sanda Ojiambo – Assistant Secretary-General and CEO del UN Global Compact che ha moderato i lavori, ha voluto segnalare una delle importanti lezioni tratte dai recenti dibattiti internazionali, tra cui il World Economic Forum di Davos. Secondo la Ojiambo, per affrontare al meglio le sfide globali con un impatto diretto o indiretto sull’intera società, sarà determinante il modo in cui il settore privato fornirà le diverse soluzioni, il modo in cui riuscirà a istaurare nuove collaborazioni, il modo in cui costrurà la fiducia con gli altri attori, e il modo in cui rielaborerà i partenariati nazionali, regionali e internazionali.

La geopolitica sta cambiando e continuerà a cambiare il modo in cui il settore privato può operare nel quadro internazionale. Ogni crisi mette a nudo le debolezze del settore. Ma, cogliendone le opportunità, il mondo imprenditoriale è in grado di adattarsi a nuovi modelli operativi e collaborativi.

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