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L’Alliance for Trade Facilitation ha pubblicato il suo rapporto 2020. Attenzione all’innovazione e alla digitalizzazione per affrontare gli ostacoli al commercio, ed attenzione al sostegno delle piccole imprese nei paesi in via di sviluppo.

Il direttore dell’Alleanza Philippe Isler ha presentato il nuovo rapporto annuale osservando che la risposta globale al Covid-19 ha evidenziato l’importanza di una attiva collaborazione tra governi ed imprese. Questo asse pubblico-privato è anche al centro del lavoro dell’Alleanza nell’assistere i Paesi in via di sviluppo al fine di migliorare l’accesso e le condizioni del mercato.

Nel corso del 2020, l’Alleanza ha registrato un interesse crescente, da parte di governi ed imprese, perché vengano eliminate le barriere e la burocrazia che impediscono il commercio. Si tratta di limiti che gravano negativamente su tempi, risorse e competitività dei mercati globali. Il rapporto 2020 mostra i quattro nuovi progetti in tre paesi (Madagascar, Nigeria e Senegal), con il portafoglio di progetti attivi che sale a quota 15. La Global Alliance for Trade Facilitation sta inoltre valutando l’avvio di ulteriori 20 iniziative a livello globale.

IL RAPPORTO FA IL PUNTO SULLA SEMPLIFICAZIONE

Nel corso del 2020 l’Alleanza ha peraltro allargato le sue aree di interesse ed ha acquisito esperienza nel campo delle soluzioni tecnologiche. In particolare, l’Alleanza sta lavorando con diversi paesi che cercano di adottare il certificato fitosanitario elettronico (ePhyto). Si tratta di uno strumento che sostituirà i documenti cartacei per dimostrare che le spedizioni di piante o prodotti derivati sono esenti da parassiti e conformi alle norme sanitarie locali. Questi progetti si dimostreranno sempre più importanti man mano che i Paesi in via di sviluppo cercheranno di migliorare la sicurezza alimentare prestando attenzione, allo stesso tempo, ai cambiamenti climatici.

La Global Alliance for Trade Facilitation ha coinvolto in misura maggiore le imprese nel suo lavoro di facilitazione del commercio grazie ad un nuovo strumento. L’Alleanza ha chiesto ai suoi partner commerciali globali di suggerire idee per progetti mirati alla rimozione di specifici ostacoli al commercio. Durante il 2020, sono oltre una dozzina le indicazioni giunte all’Alleanza. I primi progetti che nasceranno da queste proposte sono attesi già nelle prossime settimane.

PARTECIPAZIONE E TUTELA DI GENERE

L’innovazione sta dimostrando di essere un altro motore per il lavoro dell’Alleanza che ha partecipato a due hackathon durante lo scorso anno. Gli eventi, a cui hanno partecipato più di 800 persone, hanno dato vita ad oltre 110 idee per la facilitazione degli scambi.

Quanto alla tutela di genere, l’Alleanza la mette al centro dei suoi progetti per garantire che non vi siano discriminazioni tra donne e uomini. Una scelta, quest’ultima, che mira a non creare condizioni di svantaggio a scapito delle imprese guidate da donne.

Il rapporto continua esaminando altri fattori chiave nella facilitazione del commercio internazionale. In questo quadro l’attenzione alle piccole e medie imprese gioca un ruolo molto importante. Essa permette di costruire e approfondire una reciproca fiducia e una proficua collaborazione tra il settore privato e quello pubblico.

Qui è possibile accedere alla versione integrale del rapporto annuale 2020 della Global Alliance for Trade Facilitation.

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