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Nella settimana che celebra il 30° anniversario della creazione del WTO, ICC pubblica uno studio, condotto da Oxford Economics, su “L’impatto dello scioglimento del WTO sulle economie in via di sviluppo”, che dimostra che il venir meno del sistema commerciale multilaterale regolato dal WTO potrebbe ridurre le esportazioni dei paesi in via di sviluppo del 33%, danneggiando gravemente la crescita economica.

John Denton ha presentato il documento la settimana scorsa durante un incontro con il direttore generale del WTO Ngozi Okonjo-Iweala, rimarcando l’importanza vitale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel promuovere la crescita economica e lo sviluppo globale.
Focus dello studio è il potenziale impatto strutturale a lungo termine sui paesi in via di sviluppo di un eventuale scioglimento del WTO, che porterebbe a:

  • Un calo del 33% nel commercio di merci delle economie in via di sviluppo rispetto a uno scenario di base con il sistema multilaterale ancora in vigore
  • Una perdita permanente del PIL dei paesi in via di sviluppo superiore al 5%, determinata in parte da un calo dei flussi di IDE
  • Forti perdite delle esportazioni pari al 43% nelle economie a basso reddito e al 32% nei paesi a reddito medio a livello regionale
  • A livello regionale, significative riduzioni delle esportazioni nell’Africa sub-sahariana (42%) e nell’Asia meridionale (41%).

John Denton ha sottolineato l’imperativo di non abbandonare, ma piuttosto di rafforzare e riformare il sistema del WTO. Una riforma che diventa sempre più impellente, al fine di rendere più efficace il funzionamento delle regole, del sistema di risoluzione delle controversie e dell’organizzazione stessa, come delineato nel paper ICC “How to fix the WTO: A framework for reform”.

È possibile trovare qui lo studio di Oxford Economics e il paper ICC sulla riforma del WTO.

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